È una sterilizzatrice di tipo rotativo, idonea a sterilizzare qualunque tipo di contenitore (compreso vasi), utilizzando perossido d’idrogeno (H2 O2) allo stato liquido, al fine di aumentare la shelf-life di prodotti quali succhi di frutta, latte e derivati. Per raggiungere questo scopo occorre, infatti, prestare la massima attenzione alla fase di decontaminazione dei contenitori ed all’igiene delle bottiglie. È prevista una prima fase nella quale il contenitore viene preriscaldato con aria calda (o vapore) nella stella d’ingresso della macchina, dove avviene anche l’iniezione di perossido d’idrogeno al 30% di concentrazione.
L’acqua ossigenata viene iniettata (unitamente all’aria calda ) attraverso appositi ugelli “atomizzatori” sotto forma di “spray”, in modo da ricoprire completamente la parete interna del contenitore con un sottile film, riducendo notevolmente il quantitativo richiesto per ogni contenitore (0,2÷1ml.).
Tali piccoli quantitativi di perossido d’idrogeno vengono iniettati in tempi estremamente ridotti, dell’ordine di alcuni decimi di secondo, tempi difficilmente controllabili con valvole di spruzzatura ad azionamento meccanico.
Per questo motivo, i tempi di iniezione dei vari cicli sono totalmente controllati con un sistema elettronico; ogni ugello “atomizzatore” è alimentato da due elettrovalvole (una per l’aria calda e l’altra per il perossido) a loro volta azionate dal PLC, che controlla tutte le fasi della macchina. In questo modo è garantita la massima flessibilità di tutto il sistema e l’ottimizzazione dei consumi. Terminata la prima fase nella stella di ingresso, i contenitori entrano nella giostra rotante, dove avviene la fase di attivazione del perossido tramite aria calda a 110-120°C (o vapore a 121°C). Anche in questa fase è di fondamentale importanza il controllo dei tempi di iniezione dall’aria calda (o vapore), tramite elettrovalvole azionate da PLC. La macchina è dotata di dispositivi di sicurezza che controllano l’efficacia sia degli ugelli atomizzatori che di quelli di soffiatura; il mancato funzionamento di un qualsiasi ugello determina, infatti, la mancata sterilizzazione del corrispondente contenitore. In caso di malfunzionamento di un ugello, la macchina si ferma in una posizione prestabilita in modo da permettere all’operatore di estrarre il contenitore non sterilizzato (è previsto , come opzionale, il sistema di espulsione automatica della bottiglia).
La macchina è anche dotata di un sistema di controllo della temperatura dell’aria calda( o del vapore) tramite sonde posizionate sull’estremità degli ugelli di soffiatura;in caso di temperatura insufficiente, la macchina viene fermata onde evitare che il perossido non venga attivato ed i contenitori non siano sterilizzati.
Per ridurre possibili tracce di perossido, fino a raggiungere una concentrazione residua inferiore a 0,5 p.p.m., è possibile prevedere una terza fase di risciacquo dei contenitori con acqua sterile, nel caso di utilizzo del vapore quale fluido di attivazione del perossido.
L’utilizzo di aria calda (tecnologia brevettata) permette, invece, di ottenere elevati livelli di decontaminazione dei contenitori (log 5) anche con ridotti tempi di trattamento, lasciando i contenitori completamente asciutti.
Per garantire la completa pulizia e decontaminazione dei contenitori, la macchina può essere dotata di cabina a flusso laminare d’aria filtrata con filtri HEPA; in questo modo l’area in cui avviene la sterilizzazione è mantenuta in leggera sovrapressione, permettendo all’aria di defluire verso l’esterno e, quindi, evitando possibili fonti di inquinamento. I contenitori raggiungono un elevato livello di decontaminazione ad arrivano alla fase di riempimento nelle condizioni di igienicità e sterilità richieste.